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Un vino che sa di casa

Il progetto “Contrordine” nasce da un’idea di Ivan Giuliani, produttore di vino, e Davide Minoletti, ristoratore, che una sera, quasi per gioco, decidono di dare vita a qualcosa di nuovo e di grande: un vino speciale che ha il sapore del ritorno alle origini. Ivan si mette alla ricerca del vigneto ideale nei luoghi della sua infanzia, nell’Alto Piemonte. Da viticoltore esperto, patron di una delle realtà più apprezzate dei Colli di Luni, “Terenzuola”, Ivan sa bene come muoversi e grazie all’incontro con l’Azienda Carlone, inizia a realizzare il suo sogno: la gestione di un appezzamento di terreno nella Doc di Boca, un luogo incantato che sa di casa. Da lì alle prime bottiglie di Nebbiolo CONTRORDINE il passo è breve. Un vino in purezza espressione di un territorio magico, non solo per Ivan e Davide, ma per tutti coloro che avranno il piacere e la curiosità di assaggiarlo. Buona degustazione!

Contrordine vino nebbiolo Terenzuola
Buster Keaton Contrordine
Contrordine vino nebbiolo Terenzuola

Un vino che sa di casa

Galeotta fu una cena dei coscritti a maggio del 2018….

Il progetto “Contrordine” nasce da un’idea di Ivan Giuliani, produttore di vino, e Davide Minoletti, ristoratore, che una sera, quasi per gioco, decidono di dare vita a qualcosa di nuovo e di grande: un vino speciale che ha il sapore del ritorno alle origini. Ivan si mette alla ricerca del vigneto ideale nei luoghi della sua infanzia, nell’Alto Piemonte. Da viticoltore esperto, patron di una delle realtà più apprezzate dei Colli di Luni, “Terenzuola”, Ivan sa bene come muoversi e grazie all’incontro con l’Azienda Carlone, inizia a realizzare il suo sogno: la gestione di un appezzamento di terreno nella Doc di Boca, un luogo incantato che sa di casa. Da lì alle prime bottiglie di Nebbiolo CONTRORDINE il passo è breve. Un vino in purezza espressione di un territorio magico, non solo per Ivan e Davide, ma per tutti coloro che avranno il piacere e la curiosità di assaggiarlo. Buona degustazione!

Nasco a Novara, e ho abitato il Lago Maggiore per piú di vent’anni. Nel 1993 decido di trasferirmi sopra Sarzana, tra Liguria e Toscana

Piccolo excursus temporale: nasco a Novara, e ho abitato il Lago Maggiore per piú di vent’anni. A ottobre del 1993 per un infarto di mio zio, decido di trasferirmi sopra Sarzana, nei Colli dei Luni, tra Liguria e Toscana, dove da ragazzo trascorrevo le mie vacanze estive.

La volontà era di dare un piccolo aiuto in vigna, in concomitanza con l’Università, ma il colpo di fulmine fu così grande che decisi di cambiare vita, dedicando anima e corpo all’azienda di famiglia. E in pochi anni i filari sono diventati una realtà di 25 ettari chiamata Azienda Agricola Terenzuola.

Agli inizi avevo sempre evitato di risalire al Lago, per la paura di essere catturato dai ricordi infantili, ma quella volta non potei rifiutare

Agli inizi avevo sempre evitato di risalire al Lago, per la paura di essere catturato dai ricordi infantili e adolescenziali, ma quella volta, per quella famosa cena galeotta, non potei rifiutare anche perché la serata era stata organizzata al Ristorante La Rampolina di Davide Minoletti con cui avevamo condiviso affetti importanti in famiglia.

Serata magica in un contesto magico e, come da predizione, a cena non ancora ultimata, io e Davide ci promettemmo di fare qualcosa di particolare insieme per i nostri 50 anni, che avremmo compiuto nel corso del 2023. Tra cibo e vino, elementi che assorbono completamente la nostra giornata, io manifesto la mia volontà di produrre qualche bottiglia di Nebbiolo in Alto Piemonte, in provincia di Novara; in Davide, trovo una porta spalancata: oste nel DNA, con passione e professionalità, interpreta i prodotti della sua terra, che siano carni, vini o formaggi, con grande visione, ricerca e rispetto. Ci stringiamo la mano e inizia l’avventura!

In Davide trovo una porta spalancata. Ci stringiamo la mano e inizia l’avventura!

Mai e poi mai avrei immaginato che avrei passato due anni a battere palmo a palmo tutti i vigneti della zona, tra Fara, Sizzano, Ghemme e Boca, prima di trovare il posto del cuore. Questo areale nasce dall’esplosione di un Supervulcano ed è caratterizzato dalla presenza di sabbie verso la pianura, per la sponda novarese, terreni molto ricchi intorno a Ghemme e porfido nella parte alta di Boca. È proprio qui che ho messo gli occhi, ma i piccoli vigneti sono conservati gelosamente dai pochi produttori locali. Senonché una domenica mattina, che ricorderò per tutta la vita, decido di fare una passeggiata lungo la Traversagna, una strada a mezzaluna che unisce il Santuario di Boca a Grignasco. Sarebbe stato il mio addio al progetto, poiché all’alba della vendemmia 2021 non avevo ancora trovato niente, ma a metà del tragitto trovo il mio posto del cuore con Gattinara sulla mia destra, Ghemme sulla sinistra, Novara sullo sfondo della piana e una luce immensa con il Monte Rosa a fare da guardiano. Sotto i piedi, porfido viola, avevo un rigore da tirare a tempo scaduto, e, leggendo il cartello sui vigneti che mi circondavano, non ho esitato a contattare la famiglia Carlone, proprietaria di quell’angolo di mondo di cui mi ero innamorato a prima vista.

Da quel giorno è stato un turbinio di progetti, collaborazioni creative, nuove amicizie, grande riconoscenza e rispetto per i fratelli Carlone, Davide e Michela che mi hanno permesso di occuparmi di piccole porzioni dei loro vigneti, da cui oggi ottengo i vini Nebbiolo, Erbaluce e Boca

Da quel giorno è stato un turbinio di progetti, collaborazioni, amicizie, grande riconoscenza per i fratelli Carlone, Davide e Michela

Chiamiamola fortuna, chiamiamola opportunità reciproca, ma alla fine quel sogno è diventato realtà. Al nuovo progetto io e Davide Minoletti abbiamo dato un nome bizzarro seppur ispirato al mio ritorno alle origini, dopo tanti anni passati nei Colli dei Luni: il Nebbiolo CONTRORDINE.

In etichetta, insieme all’amico grafico Alfio Antognetti, sempre ispirati a quell’immagine di rimpatrio, decidiamo di realizzare un’illustrazione di stampo surrealista: una figura maschile con un calice in mano che procede in avanti ma si guarda indietro. Quell’uomo sono io, con la testa al lago e il corpo al mare.

Al nuovo progetto abbiamo dato un nome bizzarro seppur ispirato al mio ritorno alle origini, dopo tanti anni passati nei Colli dei Luni: il Nebbiolo CONTRORDINE

Per quanto riguarda la filosofia di produzione, il non interventismo è la via maestra, nel rispetto di un prodotto e di un territorio che regala emozioni già da sé. Aggiungo solo la volontà, a partire dal raccolto del 2022, di reintrodurre la vecchia pratica della piemontesina, ossia della steccatura, del cappello sommerso sui nebbioli per esaltare la parte floreale e la finezza dei tannini. Da qui l’idea di mettere in produzione nel prossimo futuro, il Boca CONTROSENSO e il CONTROLUCE, il bianco di Erbaluce. Ad oggi, non resta che assaporare insieme CONTRORDINE, il frutto di quella cena da cui tutto ha avuto inizio.

Ivan Giuliani